SAFEWORD
Safeword ("parola di sicurezza") è una
parola convenzionale, che pronunciata nel corso di un rituale o di una scena BDSM ha
come conseguenza l'immediata cessazione dell'azione. In questo modo il sub ha
la garanzia che in ogni caso saranno rispettati i suoi limiti fisici e morali.
La
scelta della safeword è parte del gioco e di norma viene decisa insieme,
tenendo conto che necessariamente non deve essere una parola usata comunemente
per esprimere dolore, paura, compassione, ecc... e quindi si eviteranno parole
come: "basta", "pietà", "perdono", "mi fai
male", "aiuto", etc.
La
parola scelta è preferibilmente corta e facile da ricordare. Alcuni usano i
colori "rosso" (safeword), "giallo" (richiesta di
rallentare), "verde", (richiesta di proseguire). Altri usano i numeri
con lo stesso significato.
Quando
non sia possibile utilizzare la voce, ad esempio perché il sub è imbavagliato,
si può utilizzare un gesto come segnale di sicurezza (Safe signal),
a cui si applicano tutte le considerazioni fatte per la safeword.
L'uso
della safeword è stato introdotto nella moderna concezione del sadomasochismo per consentire l'esplorazione dei
propri limiti spingendosi sul confine con una relativa sicurezza.
Alcuni
superiori (Dom) spingono deliberatamente il sub fino al limite costringendolo a
pronunciare la safeword.
La
safeword fa parte degli strumenti di gestione del consenso. In senso tecnico
esprime la possibilità di ritirare in ogni momento il consenso alla
continuazione dell'azione e dal punto di vista legale il rispetto della
safeword può essere determinante nella valutazione di eventuali danni derivanti
dall'azione.
La
presenza di una safeword nel gioco BDSM, responsabilizzando il sub, crea paradossalmente
una condizione più dura per la parte sottomessa della sua mancanza che lascia
il Dom unico responsabile del buon andamento del gioco.
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